Metamorphosis, di Giacomo Bevilacqua

Narciso: Si è addormentato in piedi…
Polifemo: Così sembrerebbe.
Narciso: Mi son fatto sconfiggere da un cretino!
Polifemo: Tranquillo! Se si parla di cretini rimarrai sempre tu il nostro campione!”
Narciso e Polifemo, Metamorphosis

Giacomo Bevilacqua è noto per il suo fumetto A Panda piace, ma le gag non sono l’unica freccia al suo arco: è anche autore dell’interessante Metamorphosis, che vede una giovane autrice schizzata alle prese con un serial killer, e coi personaggi della mitologia greca incarnati in una forma… interessante.
La presenza di un serial killer non deve, però, far pensare a un vero e proprio thriller: l’indagine e la tensione non sono il fulcro di questa storia, in larga misura concentrata sulla sua protagonista Luna, sulla sua psicologia insolita e sul tema del cambiamento.

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Luna, nella copertina del primo numero
(Fonte: scansione)

Luna Mondschein è una giovane scrittrice, che inizia ora a crearsi uno zoccolo duro di fan grazie ai racconti del suo blog e al suo primo libro fantasy. Ma Luna è anche una persona con dei problemi psicologici: nella sua mente vivono gli ego del fratello e della madre, morti in modo violento e incarnanti, rispettivamente, Narciso e Arachne della mitologia greca. Insieme a loro, vive il buffo mostriciattolo Peoh, che sembra in grado di varcare la soglia tra la realtà materiale e i sogni di Luna.
Lungi dall’essere la manifestazione di personalità alternative, Narciso e Arachne hanno a cuore la salute mentale di Luna e cercano di aiutarla a non impazzire: soprattutto quando giungono nei suoi sogni, una dopo l’altra, alcune persone legate al mondo della veglia, anche loro in forma mitologica.
Qualcuno sta uccidendo delle persone legate a Luna, ne sta cambiando l’identità e li sta trasformando in abitanti del suo mondo onirico.
Quanta pressione potrà ancora reggere, Luna? Perché qualcuno prende di mira i suoi parenti e amici?
E cosa hanno a che fare con lei, le Metamorfosi di Ovidio?

La scheda

Storia: Giacomo Bevilacqua
Disegni: Giacomo Bevilacqua, con alcune tavole di Sonia Aloi
Editore: Editoriale Aurea, 2012
Prezzo: 3 € per albo (3 albi)
Nota: esiste un’altra edizione del fumetto, un omnibus edito da Panini comics che raccoglie i tre volumi, con l’aggiunta di extra. Ma non l’ho letto in questa edizione – pur considerando gli extra, è raro che io compri due volte lo stesso fumetto.

Disegno

La costruzione delle tavole non è da fumetto italiano “standard” (dal basso della mia esperienza): molte pagine sono dense di vignette, anche otto o dieci, contribuendo a dare una struttura cinematografica al fumetto, ma il formato “bonellide” rende le vignette un po’ piccine.
I disegni di Bevilacqua sono gradevoli e un po’ spigolosi, e le ombre sono rese soprattutto con l’uso dei retini. Le poche tavole di Sonia Aloi hanno invece uno stile un po’ più cartoon, con disegni graziosi.
La qualità della carta e quella della stampa oscillano tra “decente” e “meh”: nulla di tragico, ma a mio parere fanno un po’ a botte coi retini.

Guarda che Luna

Luna è la protagonista della storia: giovane, carina, alla mano e con un forte carisma che le permette di imporsi sugli altri, è una scrittrice che dopo un po’ di gavetta su un blog, ha pubblicato un libro che inizia a macinare interesse da parte dei fan.
Ma Luna non è solo una ragazza fantasiosa, è anche pesantemente svitata e questo è un lato di sé che esprime non solo con una condotta eccentrica, ma anche con dei sogni che rivelano il fragile equilibrio della sua mente: lì c’è un mondo arcadico pieno di animali bizzarri e abitato dalle anime dei suoi cari, morti di morte violenta e destinati ad aumentare nel corso della storia.

Stabilito che Luna è la protagonista, veniamo al suo comprimario principale, il suo ex Daniel Valentini: sostituto commissario di polizia, ha dovuto inquisire Luna quando la madre è stata trovata morta e sfigurata (l’assassino le ha cucito addosso le braccia di un manichino) perché le prove puntavano verso di lei.
Ovviamente, questo ha inflitto un brutto colpo alla loro storia… ma Daniel sembra non essersela lasciata alle spalle: il fatto che la sua suoneria sul cellulare sia una nota canzone di Gianni Togni lo rende evidente… e questo permetterà a Luna di rigirarselo un po’ come vuole, saltando qualche passaggio quando c’è da fargli accettare una realtà folle!

Il misterioso assassino

È quasi scontato che un serial killer sia un pazzo completo, e questo non fa eccezione, ma rispetto agli assassini dei peggiori thrilleracci televisivi mai girati, questo particolare pazzoide ha un motivo e soprattutto un obiettivo: sebbene l’atto di sfregiare le vittime sembri un vezzo – come risultato, non fa altro che lasciare potenziali indizi, dato che gli sfregi sono tutti a tema “mitologia greca” – ha la funzione di trasformare le vittime per far loro incarnare archetipi specifici nei sogni di Luna.

Metamorfosi = Cambiamento

Il cambiamento è il tema di Metamorphosis: le vittime si trasformano in eroi e mostri del mito, la vita di Luna e la sua psiche si trasformano in un gran casino, gli animali pucciosi dei suoi sogni saranno sempre meno teneri e più aggressivi…
Fino ad arrivare alla conclusione della storia, un finalone demiurgico in cui Roma – teatro della vicenda – dovrà fare i conti con una massiccia irruzione del fantastico nella sua realtà e in cui certi miti si “aggiorneranno” in una chiave inaspettata.
Il mondo non sarà più lo stesso… ma continuerà a esistere?

Concludendo

Metamorphosis è un bel fumetto: i personaggi sono ben costruiti – anche se… di Daniel ci viene detto che è lucido e razionale, ma il suo comportamento è sempre esattamente l’opposto, ultra-emotivo! – la storia ha un suo tocco di originalità, il disegno è gradevole e i dialoghi sono sia frizzanti che credibili.
Il leggero lato thriller della storia viene spesso offuscato dalla parlata romana di alcune comparse, che fa tanto film “poliziottesco”, e dalle gag tra Daniel ed Esposito (un altro poliziotto) per poi svanire completamente nella catarsi del finale, spazzato via dall’improvviso cambio di genere della storia.
Poiché il diavolo sta nei dettagli, devo dire che molti elementi sono più “spiegati” che “mostrati”: per esempio, non si sa quali prove avrebbero portato Daniel a sospettare di Luna e il comportamento del poliziotto fa a botte con il modo di descriverlo sia di certi personaggi, sia della paginetta iniziale che presenta i personaggi.
Sarei davvero curioso di leggere gli extra dell’omnibus… intanto, spero che Bevilacqua scriva qualche altra storia non a tema “a Panda piace”: chiariamoci, le gag del Panda sono simpatiche e hanno un buon seguito, ma mi piacerebbe leggere un’altra sua storia più profonda. :)

Link

Per acquistare l’edizione Aurea (3 albi)
Per acquistare l’edizione Panini (omnibus) 

6 pensieri su “Metamorphosis, di Giacomo Bevilacqua

    1. A Panda piace sono – per quello che ho visto – gag estemporanee: alcune simpatiche, altre meno ma alla fine non c’è qualcosa di più profondo (poi non è che abbia visto tutto sull’argomento, eh, magari ne ha tirato fuori qualcosa di serio che mi è sfuggito).
      Metamorphosis, invece, ha una storia, e secondo me è pure carina :)

  1. Ultimamente mi sto avvicinando a Bevilacqua, anche se per ora ho letto solo le strisce del Panda sul suo blog. Simpatico, tutto sommato. “Chissà se camperà di solo Panda?”, mi son detto (con un pizzico di malizia), e arriva il tuo articolo a rispondere alla mia domanda inespressa. Inquietante coincidenza, tra l’altro…

    Visto che il prezzo non è eccessivo, penso che prenderò il primo volume.

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