
In verità, per poter dire che sarà “estate in punto” dovremmo attendere alle 21.43 circa (alcune fonti in rete sostengono anche più tardi, dopo le 23) ma visto che qui massacriamo allegramente tutte le lingue per creare titoli ad effetto, non formalizziamoci!
Comunque la si veda e a qualunque ora, oggi entriamo nell’estate del 2020 e a meno che non veniate da una Terra alternativa per leggere questo blog, vi sarete accorti di uno spiacevole evento mondiale che, si spera, non renda quest’estate virtuale e non faccia altre vittime.
Incrociando tutto l’incrociabile per questioni apotropaiche, vogliamo celebrare questo solstizio parlando di una storia a tema estivo – film, fumetti, eventi, spettacoli di mimi francesi… a ciascuno il suo!
Io ho scelto un fumetto giapponese, pubblicato nell’agosto del 1998 e ristampato nel luglio dello scorso anno, ambientato in una strana estate “di passaggio” nella cittadina costiera di Tsunate.
Un’estate che segnerà un prima e un dopo, tanto nella vita del protagonista quanto in quella di chi lo circonda.
Oggi gracchierò de La stirpe della sirena, di Satoshi Kon.
La stirpe della sirena 101

Yosuke Yashiro è un giovane impegnato nella preparazione per gli esami di ammissione all’università, durante quella che, probabilmente, sarà l’ultima estate che vivrà nella sua città natale: Tsunate, cittadina fondata su un’economia di pesca grazie a un mare ricchissimo e pacifico.
Yosuke è anche il figlio maggiore di una famiglia che gestisce un antico tempio e che, da secoli, sarebbe legata da un patto ad alcuni esseri non umani chiamati umibito: l’accordo porterebbe alla città di Tsunate la benedizione del mare, a patto che la famiglia Yashiro si occupi di accudire e proteggere un uovo di umibito per poi restituirlo, dopo sessant’anni, a questi misteriosi esseri, che rinnoveranno il sodalizio affidando agli uomini un altro uovo.
Nel tempo, la città di Tsunate è cambiata: l’attrazione per le grandi città porta i giovani a cercare fortuna fuori e Yozo Yashiro, il padre di Yosuke, collabora con l’affarista Ozaki per un ammodernamento della città, facendo da intermediario per consentire all’affarista di acquisire terreni.
È proprio in questa estate, in cui Tsunate attraversa la violenta transizione da tradizione a modernità, che stanno per scadere di nuovo i sessant’anni previsti dal patto con gli umibito…
La scheda
Titolo originale: Kaikisen (la nuova edizione riporta Kaikisen Shinsoban)
Autore: Satoshi Kon
Traduzione: Chigusa Namihira (ed. 1998) Andrea Maniscalco (ed. 2019)
Edizione originale: Kodansha Ltd. (1990, ma la nuova edizione riporta 2011)
Edizione italiana: Edizioni Star Comics
Verso di lettura: all’occidentale (ed. 1998) alla giapponese (ed. 2019)
Prezzo: 6000 lire (ed. 1998) 15 € (ed. 2019)
I disegni
Il compianto Satoshi Kon aveva un bel tratto anche all’inizio della carriera, ma al tempo stesso, mostrava alcune caratteristiche che si allontanavano molto dall’idea più diffusa di “stile manga”.
Volti con lineamenti mai esagerati, al di fuori dei momenti di “deformed” che mirano ad agevolare una situazione comica; corporature normali, abbastanza differenziate da un personaggio all’altro, ma mai “eroiche” o pop; infine, paesaggi evocativi e piacevoli da vedere, anche grazie a un uso discreto dei retini, dipingono l’estate una città tranquilla e la sua costa.
Le scene, anche quelle d’azione, risultano poco dinamiche e, in linea con le altre scelte, abbastanza verosimili, anche quando irrompe un elemento fantastico.
Il tema della storia
Il tema de La stirpe della sirena potrebbe essere facilmente riassunto con una frase: potrebbe farci un film Miyazaki!
La storia mostra il contrasto tra una tradizione sostenibile da un punto di vista ambientale (ma economicamente, e per infrastrutture, “solo” sufficiente) e una modernità potenzialmente ricca da un punto di vista materiale, ma in contrasto con il rispetto dell’ambiente – con spiagge glassate di cemento, resort di lusso etc.
Sullo sfondo, la storia di un patto con le sirene (nella nuova edizione, umibito; se il mio scarso giapponese mi sostiene, sarebbero le “persone del mare”): un uovo dotato di caratteristiche che avvalorano l’aspetto soprannaturale della situazione e risvegliano la brama di guadagno dell’antagonista principale, il ricco palazzinaro Ozaki.
Lo sviluppo della storia lascia poche sorprese, complice lo spazio ridotto di circa 200 pagine, che lascia poco gioco per la costruzione di una storia sul filo dell’ambiguità, ma in cui sono ben gestiti i tempi delle rivelazioni.
Uovo di sirena a parte, tutto questo mi ricorda cosa accada, talvolta, anche qui in Italia, dove un bel mare e belle spiagge spingono alcuni ad allungare le mani, e le betoniere, per “valorizzare” certi panorami da un punto di vista turistico…
Yosuke
Yosuke, il centro della storia e il personaggio che appare più spesso in scena, è un ragazzo come tanti ce ne potrebbero essere, con l’eccezione del “segreto di famiglia”, ovvero il patto con le sirene. Un patto a cui Yosuke un po’ crede e un po’ no, impegnandosi a fare la sua parte, ma proiettato in un futuro prossimo in cui sarà lontano dalla città, intento a studiare per costruire una vita propria che non ci è dato conoscere.
Yosuke è un protagonista che si lascia facilmente influenzare dagli altri, tendendo allo scetticismo quando la sua già debole fede nel patto viene ridicolizzata e non riuscendo a prendere una decisione tra due posizioni allettanti per motivi diversi – una rassicurante e sostenibile tradizione e una prospera, comoda modernità.
Gli altri personaggi sono subordinati a Yosuke, non nei rapporti reciproci, ma nella struttura della storia: li vediamo soprattutto quando interagiscono con lui e questo fa sì che, nonostante abbiano quasi tutti delle buone caratterizzazioni, perdano un po’ di profondità.
È come se, in assenza del protagonista, smettessero di esistere.
Concludendo
La stirpe della sirena, il primo lavoro importante del celebrato e compianto Satoshi Kon, è un buon manga che parla, in modo insolito, di transizione e riti di passaggio, con un tema ecologico che procede di pari passo.
Da un lato, abbiamo la transizione di una cittadina tradizionale a una vita più moderna e prospera, con tutti i conflitti che un cambiamento rapido e drastico può portare.
Dall’altro lato, abbiamo il passaggio del protagonista Yosuke all’età adulta, in cui il ragazzo deve decidere se credere o non credere alla leggenda tramandata dalla sua famiglia e, quindi, convivere con le responsabilità e gli obblighi che tale scelta comporterà.
Link
La pagina dell’editore dedicata al fumetto
Bene, it’s Summer O’Clock! Se vi fa piacere continuare a celebrare l’estate con gli altri amici della Geek League, vi invito a leggere i loro post!

Nota: lo strano fuso orario del multiverso ha messo la Geek League fuori sincronia, perciò considerate questa lista come un “lavoro in corso” :P
Il caffè di Riky
Moz O’Clock
Cent’anni di nerditudine
Il Mondo di Nerd
In effetti il mio link è arrivato dopo, causa il solito Blogspot :D Comunque fumetto interessante, adoro quando i giapponesi raccontano delle loro leggende e miti, e ne hanno veramente parecchi!
Qui non sono andati a pescare la classica “mangia la carne di sirena, che diventi immortale” (anche se un elemento un po’ affine ci sarebbe) :)
Più tardi passo a leggere da voi, purtroppo l’app è sempre meno compatibile con blogspot e mi tocca passare dal pc :P
Ciao, è il primo post che leggo e mi hai incuriosito molto. Interessante questo fumetto, mi sa che me lo vado a cercare. Mi ha ricordato un progetto horror gestito da un ragazzo su Twitter, Greg’s experience mi pare si chiami.
Ciao Mick, benvenuto! :)
La nuova edizione di questo fumetto è uscita da un anno, quindi dovrebbe essere semplice da recuperare, se puoi accedere a una fumetteria o se fai acquisti online ;)
Greg’s experience non lo conosco, mo’ vedo di informarmi (ma occhio, La stirpe della sirena non è horror, pur presentando alcuni passaggi misteriosi, del tipo che il lettore intravede ciò che i personaggi non notano ^^)
Non sapevo che Kon disegnasse fumetti, comunque ho due suoi film Tokyo Godfather e Paprika
Sì, ha fatto anche alcuni buoni fumetti, oltre che alcuni buoni film ^^
Mi pare che abbia lavorato ad almeno una serie animata, ma è tra i suoi lavori che mi mancano.
Scusa il ritardo Conte, ma avevo sbagliato a incollare il link, mannaggia!
Agosto 1998..peraltro un bellissimo mese, per me.
Storia vecchio stile, con spirito ecologista, ma con quel pizzico di magia orientale. Ovviamente confido nell’altrettanto buon vecchio epilogo, con la sconfitta del palazzinaro.
Nah, nessun ritardo, anche io sono riuscito a passare qua e là solo un’oretta fa (e oggi non riuscirò a passare da chi deve ancora pubblicare, purtroppo).
Riguardo al palazzinaro, se vuoi ti dico come finisce ^^
Non lo so, io non riesco a sentirmi attratto da queste cose.
Fai male, i manga sono fumetti come tutti gli altri ^^
Gusti a parte, questo non ha caratteristiche troppo spiccate come manga e la storia potrebbe essere ambientata in qualsiasi parte del mondo senza perdere di senso (tempietto scintoista a parte).
Resterebbe da vedere se possa interessarti una storia tutto sommato intimista come questa.
Ma lo so che sono fumetti come altri, solo che hanno un linguaggio che non mi prende sempre.
Come al solito, vedrò se ci capiterò ed in caso se lo leggerò. Seguire i tuoi articoli comunque mi è sempre utile perché mi fa vedere quello di cui ignoro l’esistenza.
Forse ti fai influenzare molto dagli elementi di stile delle diverse “scuole”.
Non ti saprei dire, ma di solito ho l’impressione che parlino lingue a me aliene.
A me appaiono come fumetti qualsiasi – belli, brutti e vie di mezzo – solo, con tendenze stilistiche diverse rispetto a quelli italiani, americani, etc.
Chissà come mai ti fanno questo effetto (oddio, mi capita pure di vedere il contrario, con gente che riesce ad apprezzare solo i manga, ma mi sembra strano pure quello :P ).
Guarda, non so proprio che dire. Se è un pregiudizio che non tolgo.
Magari è segno che diventerai un supercattivo.
Il malvagio iperfaraone! XD
Oh se lo sarò, oh se lo!
Ho proprio la prima edizione, 6mila lire (3 euro contro i 15 euro XD)
Bello, sono affezionato a questo titolo proprio perché ero in pieno periodo di scoperte mangose.
E hai ragione: sembra la trama di un film di Miyazaki!!
Moz-
Ricordo che lo pubblicarono subito dopo la saga delle sirene di Rumiko Takahashi (anche quella era piacevole da leggere).
La nuova edizione è più costosa, ma ha una carta più spessa, un formato più grande e una seconda storia a tema estivo sul finale (slegata da questa sulle sirene, ma con un’ambientazione simile).
Ai tempi, anche la vecchia era un po’ cara :P
Vero, seimila lire erano i manga deluxe… visto che i volumetti al massimo arrivavano a 5 carte.
Moz-