Domare Gutenberg 101, ovvero “Non mi trovo bene con l’editor a blocchi”

Doveva succedere, alla fine: anche io sono stato forzatamente introdotto alle poche gioie e ai numerosi dolori di Gutenberg, il nuovo editor a blocchi di WordPress.

Mi sono opposto con veemenza, ma avevo le mani legate: sono morto nel ‘400! (cit. Johann Gutenberg)
(Fonte: La Comunicazione)

Vi rovinerò la sorpresa dicendo che l’ho odiato dal primo minuto, l’ho trovato controintuitivo e macchinoso; i colleghi della Geek League lo sanno bene, dato che in privato mi sono sfogato con loro lanciando parecchi “frastimus” (maledizioni, in sardo).
Da chi ti caliri una gutta sirena (che ti cada addosso un blocco, molto appropriato per le funzioni del nuovo editor!) a chi ti caliri una gutenberg sirena il passo è stato breve…
Il tutto mentre il buon Arcangelo ha cercato di calmarmi, dicendo che alcune funzioni del nuovo editor non sono male.
Ora: una cosetta utile l’ho trovata, ma per le mie esigenze, l’editor classico è tremila volte più funzionale e semplice da usare: non ho avuto bisogno di alcun tutorial, quando ho iniziato a fare i primi esperimenti con la piattaforma, mentre col nuovo non riesco nemmeno a mettere le foto dove voglio io, senza usare la visualizzazione in html.
Ma per puro caso ho visto la luce, scoprendo una complicatissima… no, è davvero una scemenza di procedura, quella per tornare all’editor classico!
Con l’aiuto delle future dominatrici delle terre emerse, le mega-mantidi mutanti, ho ottenuto l’aiuto di un abile mantecnico, esperto di queste faccende.
È davvero un abominio genetico molto capace, digita alla velocità della luce pur avendo solo due falci! Non ho capito come faccia a usare il mouse, ma lasciamo un velo di mistero su questi esseri.

Trovi di tutto, in rete, anche la foto di una mantide un mantecnico al PC!
(Fonte: Public Domain Pictures)

Lascio dunque la parola al mantecnico e ai suoi screenshot, così che possano scaldare di nuovo l’acqua a beneficio di chi non si trova bene con il nuovo editor a blocchi.
Davvero, è una cavolata vergognosa, un passaggio in più che fa sprecare pochi secondi, ma fino a quando il mantecnico non l’ha trovato, ho fatto progetti di migrazione del blog ad altra piattaforma. Sul serio…

Attenzione!

Questo è un guest post proveniente dal futuro, cioè quando le mega-mantidi domineranno le terre emerse.
Nel caso che io sopravviva in qualche modo all’avvicendamento delle specie dominanti, non mi farà male, ingraziarmi i nuovi padroni. :^P

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Giochi di ruolo 101

Voglio scrivere questo articolo da diverso tempo, ma ho avuto qualche difficoltà a organizzare per bene le mie idee: si tratta di alcune mie riflessioni terra-terra sul gioco di ruolo, un’attività per alcuni misteriosa e, per i diversamente informati, deprecabile.
Come già detto in altre occasioni, questa non sarà una trattazione accademica conforme a qualche oscuro standard ISO-9000, ma una breve panoramica su questo hobby, tanto per cavarsi una curiosità. ;^)
Chi invece sapesse già qualcosa sui giochi di ruolo e ritenesse di voler correggere qualche mia inesattezza, potrà farlo gentilmente nei commenti, aspettandosi la mia gratitudine. :D
Un’ultima precisazione, prima di iniziare: qui parlerò dei giochi di ruolo da tavolo, cioè giocati comodamente nel salotto di qualcuno, e non farò riferimento ai cosiddetti LARP (Live Action Role-Play, cioè i giochi di ruolo dal vivo) in cui i partecipanti agiscono in prima persona, con il proprio corpo, recitando il ruolo dei loro personaggi e vestiti come i propri alter ego. Non partecipo ai LARP perché sono pigro, dunque non sono informato a riguardo e non voglio scrivere sciocchezze troppo gravi sull’argomento.

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Generi letterari 101

È sempre stato pratico, classificare le cose secondo gli elementi che le costituiscono, ma è anche sempre stato utile?
In questo caso, parliamo di generi letterari: è un bene classificare le storie secondo le etichette che chiamiamo generi e sottogeneri?
E quando una storia ha gli elementi sia di un genere che di un altro?
E qualora una storia sembri appartenere a un genere ma sia così solo in superficie?
E…?

Una premessa

Non sono un #massimoesperto in niente, sono solo un appassionato di storie che cerca di approfondire un po’ l’argomento: se la pensi diversamente puoi commentare, argomentando la tua posizione e aiutandomi a migliorare. Ma fallo senza insultarmi, o ti scaraventerò nella cartella spam per tutti i secoli dei secoli. Amen. ;)

Generi letterari 101

Un genere letterario è una categoria che serve a classificare le storie secondo qualche criterio: di solito sulla base della tematica trattata dalla storia, o della sua “cornice estetica”, ma talvolta persino del suo target, ovvero dei lettori a cui si vuole venderla.
Infilare una storia in un genere ha due funzioni principali

  1. classificarla come prodotto commerciale per attirare all’acquisto e alla lettura un certo tipo di fruitori: ti piacciono le storie fantasy? Troverai quei libri nella sezione fantasy della libreria (probabilmente a fianco dei libri coi vampiri che brillano! XP )
  2. classificarla come prodotto culturale per indirizzare l’analisi di un critico, affinché aiuti a rivelarne pregi, difetti e livelli di lettura profondi

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