Ed eccoci alla prima uscita dedicata all’oggetto-simbolo delle mie geekerie, che ho deciso di chiamare Geek Totem
perché sì, perché è fentasi. E ho finito per contagiare la Geek League, sono portatore sano strano di schemi mentali rettiliani…
Come preannunciavo nel numero 0, ci sono tre oggetti che sento particolarmente vicini ai miei interessi e sono, in rigoroso ordine sparso: la televisione, la carta stampata e il videogioco. Ma tra di noi si parlava di un oggetto, non di tutta la wunderkammer delle nerderie, perciò ne sceglierò soltanto uno.
Anche se voglio bene a tutte queste cose. ;)
Sceglierò…
La carta stampata
I cadaveri di alberi hanno influenzato la mia vita sin da pulcino, in diversi modi.

(Fonte: Wacom)
Libri illustrati: ne ho già parlato in passato, ma ho migliorato le mie capacità di lettura grazie a una raccolta di fiabe a dispense, I Raccontastorie. Proprio tra quelle pagine, grazie alle belle illustrazioni e a quei racconti di tutto il mondo – presumo non in edizione integrale – è nata la mia passione per il genere fantastico, le fiabe e la mitologia.
Sarebbe riduttivo scrivere che mi ha regalato ore e ore di divertimento. Poi, da adolescente, la scoperta dei librogame mi ha scatenato una rivoluzione copernicana in testa, come nemmeno i videogiochi!
Fumetti: credo che la prima storia a fumetti che abbia mai letto fosse ospitata su Topolino e che avesse come protagonista Paperinik, impegnato a vivere un’avventura presa di peso da Indiana Jones e i predatori dell’arca perduta, con tanto di masso rotolante!
Quel primo incontro col fumetto come mezzo narrativo fu un po’ traumatico, ma non essendoci bisogno di chissà quale scienza, ci ho preso la mano in fretta. Ancora oggi adoro leggere fumetti di vario genere e nazionalità, soldi permettendo, anche se ho più affinità con il fumetto giapponese.
Libri non illustrati: nonostante mi piaccia leggere fin da bambino, ho iniziato a farlo in modo sistematico solo da adolescente, con la scoperta che in edicola si potevano trovare palate di libri horror economici della Newton – più gli Urania. Chi dice che i libri non siano abbastanza pop non sa dove stiano i suoi piedi! :^P
Manuali di gioco di ruolo: eccoci al mio hobby principale, che pratico con alterne fortune da circa vent’anni. Corposi o stringati che siano, i regolamenti di gdr stanno quasi sempre all’interno di manuali, anche se ultimamente c’è chi ha provato a esplorare nuovi modi di esporre un regolamento, e non parlo di un ebook…
Nonostante non abbia nulla contro i formati elettronici (anzi!) con la carta stampata continuo ad avere un rapporto più stretto – ma certo non per l’odore della carta, che con gli anni si fa sempre più pestilenziale! ò_ó
E con questo, direi che posso anche chiudere: non il massimo del pop, ma conto di migliorare in futuro! :P
Plot Tyrant
(che sciocco, dimenticavo la firma :P)
Colleziona gli altri Totem della Geek League, solo nelle migliori bloggherie!
Attenzione: questa lista potrebbe essere incompleta, nel qual caso verrà corretta a breve. Ma sono certo che i miei colleghi saranno più precisi ;)
Il Bazar di Riky: gli Exogini
Omniverso: L’Uomo Ragno #102
Storie da Birreria: il Tablet
La Bara Volante: il Maestro Yoda
Nerditudine: il Commodore
The Reign of Ema: joypad del Sega Master System
Moz O’Clock: lo Slime
Fede Stories: Game Boy Advance
Gameocracy: Dragon Ball Final Bout
Pietro Saba World: il Personal Computer
La Firma Cangiante: l’albo Marvel 2 (Labor Comics)
Orso Chiacchierone: l’Unico Anello
Marco Grande Arbitro: il Furby
Il Blog di Delux: l’action figure di Spider-Man
Il Cumbrugliume: Summer Games
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Pingback: GEEK LEAGUE – L’Unico Anello, il mio Totem Geek | La tana dell'Orso Chiacchierone
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Bell’articolo collega!
Si può dire che la carta stampata sia il totem di quasi tutti :D Gli unici libri che non riesco a digerire (perché mi annoiano) sono quelli non a fumetti o non illustrati ahahah tranne i saggi o i manuali, quelli vanno bene ahaha
Muchas gracias Kiral! :D
Magari hai beccato i libri sbagliati per i tuoi interessi, ci sono storie che su libro, illustrato o meno, funzionano meglio che su fumetto ;)
Pingback: Geek League Albo 1. Il Totem |
Eccomi eccomi!
Più tardi aggiorno il listone dei link, allora ;)
Vero, anche per me la carta stampata è stata un totem. La gazzetta il lunedì mattina (la pagina sportiva di Repubblica negli altri giorni), il Guerin Sportivo, Topolino, ma anche libri e altri fumetti, poi i librogame.
ps la storia che tu citi di Paperink dovrebbe essere una storia a bivi con Pico De Paperis disegnata da Maurizio Amendola. Non vorrei dire una sciocchezza ma dovremmo essere nel 1990.
Lo credo anche io. Parlo della storia.
No, parlo di una storia che è di inizio anni ’80 ;)
Forse hanno ripreso lo spunto…
Non poteva essere differentemente, Gemellone!
Quando ci vuole, ci vuole! :D
Ma dici bene, dici!
La carta stampata è una gran scelta, libri e fumetti da sfogliare, una passione che non mi è ancora passata, anzi, una gioia che nessun supporto digitale potrà mai imitare ;-) Cheers!
Il digitale è un’ottima assicurazione per evitare le perdite dovute a genitori invadenti o il fuori catalogo (o il peso esagerato di dozzine di libri e albi) ma per ora trovo anche io che sia più comodo il supporto in carta :P
Inizio a danzare intorno al tuo totem, inneggiando canti e agitando nell’aria l’ascia di guerra contro la “digital-delivery-only”. Grande Conte!
Nel tempo sarà una necessità per questioni ambientali o di spazio, ma per ora godiamoci il meglio dei due supporti ;)
E magari in futuro sarà più comodo – il digitale è già agevole, ma si può fare sempre meglio!
Per la carta stampata ti capisco, ho la casa invasa da fumetti e libri!!!
Se acquisti un po’ di mensili o edizioni economiche, bastano un paio d’anni perché accada ;)
Possiamo dire che il tuo è il Totem per antonomasia!
Come dicevano anche gli altri, siamo tutti legati in qualche modo alla carta stampata, lo si capisce dalle nostre librerie… e pensare che a lavoro mi odiano perché sono un fautore del digitale e vorrei non si stampasse nemmeno un foglio! XD
Certo che se un foglio sarà poi destinato alla monnezza, stamparlo è uno spreco di tutto – carta, tempo, inchiostro
Esatto, il senso è proprio quello! Ma non tutto lo capiscono!
Sai che la storia che citi di Pk è quella che poi ha dato origine al personaggio di Indiana Pipps? XD
La Carta Stampata è un totem davvero importantissimo… *___*
Moz-
Indiana Pipps? Ha senso! ;)
Ma quando l’ho letta non conoscevo nemmeno il Pippo formato base ^^
Come non conoscevi Pippo? :o
Moz-
Quando ho letto quel primo Topolino, no, non lo conoscevo :P
Totem abbastanza inusuale, però severo ma giusto ;)
Ci sono andato un po’ largo, è difficile che io mi attacchi a un fenomeno specifico, mentre un insieme di elementi…
Aahh che bella la carta! Sfogliarla, toccarla, annusarla, riordinare libri e fumetti sullo scaffale, disporli per autore, per genere, per altezza, per colore della copertina… Bella scelta, ero “leggermente” ossessionato anche io, finché non sono andato a vivere da solo e mi sono reso conto che se avessi continuato ad accumulare libri avrei dovuto andar via di casa io :D
Conosco la sensazione e sogno una casa grande da trasformare in biblioteca.
Tra le varie cose che sogno, sono ricco di desideri terreni :P
Io invece persevero, anzi noi contando anche la mia lei. Però oggi sono più flessibile, se non mi piace una cosa o so che non la rileggerei mai più via su eBay, così posso comprare altro XD
Anche quella può essere una soluzione. Certo, io non ho voglia di sbattermi a piazzare robe online :P
Si beh, spesso ho venduto spillatini per ricomprarli in volume… ok, l’ho detto, sono un caso disperato XD
No, quello è un upgrade, come nie videogiochi – capita che un omnibus occupi meno spazio dell’equivalente in spillati, chissà quale misteriosa legge di natura governi il fenomeno…
La mia scelta finale del Totem è ricaduta su altro ma devo dire che condivido pienamente quanto detto qui sopra: come sarebbe la nostra vita senza la carta stampata – senza interpellare Gutenberg – e la sua moltitudine di trasformazioni? :D
“Chi dice che i libri non siano abbastanza pop non sa dove stiano i suoi piedi!”
A S S O L U T A M E N T E: da incorniciare!
Grazie ;)
Che dire, la stampa è sempre stata importante per me, tra divertimento e cose da imparare – anche noia, non posso negarlo, ma questo vale anche per la tv e i videogiochi ^^
Condivido pienamente…. da sett’antanni ormai, anche se mi sono recentemente convertita al digitale, per necessità di spazio e di vista, nell’ordine.
L’anima, il testo, conta più del suo corpo… ma alla fine anche col corpo bisogna fare i conti ;)
E anche di costi, ed esser sinceri…
Anche il prezzo è un fattore da non trascurare – una riga a riguardo avrei dovuto buttarla lì :)
Beh, direi che la carta stampata è stata (ed è) importante per tutti noi! 😉
Diversamente sarebbe stato tutto più noioso! ;)
Condivido assolutamente l’importanza della carta, bravissimo, ottima scelta.
Grazie ;)
Temevo di averla presa un po’ alla larga, rispetto al tema, dato che non riuscivo a scegliere un unico oggetto ^^
Mi piace come scelta.
Una passione così grande non la potevi raccogliere con un solo tomo.
È come poter andare in qualsiasi luogo, quando si vuole, in tutta comodità: perché restare sempre e solo a casa? ;)
A differenza tua io disdegno i formati digitali (anche se ne faccio uso quando non mi va di spendere soldi ma non pagherei mai), quindi VIVA LA CARTA, un po’ a malincuore perché sono anche ambientalista… magari riciclata, sbiancata e patinata!
Il digitale ha i suoi vantaggi, finché non lo riempiono di quei luridi drm che sembrano più che altro malware XP
Per me l’unico vantaggio è che è gratis 😈
Comunque non sono del tutto contrario, lo obbligherei per quotidiani, riviste scandalistiche, guide TV e tutti i prodotti usa e getta, anche i libri e fumetti se, come diceva qualcuno qui sopra, il lettore dopo averlo letto non intende tenerlo e lo butta.
Sicuramente, per le cose usa e getta potrebbe essere utile!